Sull'eco dei rapporti artistici e sociali degli anni sessanta e settanta, nel recupero delle arti primitive e delle espressività popolari, si articola l'happening In Albis, che rispetta le regole della tradizione. L'opera nasce dall'offerta del grano bianco da parte dei partecipanti. Nella tradizione, il grano rappresenta il dono degli dei legato al dono della vita. Catturato nell'oscurità, il nobile cereale sviluppa germogli bianchi, premessa di passaggio a una vita altra. Legato al culto popolare di origine egizia, mediterranea, il grano, cresciuto nella sofferenza per mancanza di luce, testimonia la discesa nell'abisso delle sue energie. Il rito coinvolge un segmento di tempo di quaranta giorni. Nelle antiche scritture, il numero quaranta indica l'attesa o il tempo degli eventi salvifici, ed accomuna la vita del Buddha a quella del Profeta, che iniziarono la predicazione entrambi all'età di quarant'anni. E' lo stesso numero a scandire la vita di Gesù, condotto al tempio a quaranta giorni e risuscitato dopo quaranta ore di permanenza al sepolcro. Questo numero, marcando il compimento di un ciclo, segna il passaggio ad un ordine di vita ulteriore. L'Happening In Albis è una mise en oeuvre (o habillé en blanc) di un luogo simbolo come incontro tra differenti pensieri riuniti nell'offerta del bianco.
da "ARCHITETTURE DEL BIANCO viaggio teorico-creativo attorno alle lingue del bianco" di VITTORIA BIASI
2012_In Albis_L'AQUILA
COMUNICATO STAMPA_APRILE "2012"_La città di L’Aquila viene proposta come sede della quarta edizione del progetto artistico In Albis, ospitato nel 2007 a Roma sul sagrato della Chiesa di San Francesco a Ripa, nel 2009 su committenza del Comune di San Fortunato a Todi, nel 2009 Ospedale degli Innocenti in Firenze.
L’happening In Albisè una mise en oeuvre ( o habillé en blanc) di un luogo simbolo come incontro in un pensiero di luce da cui riprendere un cammino. Il progetto prevede una grande installazione site- specific con la forma di un grande mandala composto di grano coltivato e luci di candele realizzato con la collaborazione di studenti dell’accademia, artisti e abitanti di L’Aquila. L’evento è legato alla Pasqua, come la tradizione del grano bianco che in molti paesi viene portato il mercoledì Santo in processione all’Altare della Reposizione. Il grano della Rinascita è simbolo di preparazione alla vita. Il grano verrà distribuito gratuitamente nei 40 giorni prima dell’evento, per essere coltivato da alunni delle scuole di vario grado dell’Aquila, membri di associazioni e comunità che si uniranno all’evento e parteciperanno alla costruzione di una geometria circolare, che si configurerà pertanto come opera pubblica (effimera) dell’intera collettività. L’evento sarà realizzato da studenti di vario ordine e grado in collaborazione con artisti italiani e stranieri, che prediligono la poetica spiritualizzante dell’arte. Il grano propiziatorio sarà disposto formando create isole linguistiche in cui ogni partecipante potrà esprimere il proprio pensiero. Il patrocinio della fondazione Italia Giappone crea l’unione tra luoghi feriti dal sisma, segno del bisogno di un pensiero che riporti la riflessione sulla vita e sull’uomo al centro delle grandi trasformazioni. L’opera In Albis sarà il risultato di un lavoro congiunto di artisti, tra cui Fiorella Rizzo, Isabelle Fordin con il supporto scientifico del Geologo Fabrizio Spernanzoni, Jacopo Benci, Silvia Stucky, Massimina Pesce, Licia Galizia, Michelangelo Lupone, Franco Fiorillo, e di sinergie locali. L’evento è stato inaugurato alle ore 11 del 5 aprile alla presenza delle autorità e degli autori dell’opera.
1 GIUGNO 2009_COMUNICATO STAMPA _In Albis 2_Progetto L’installazione In Albis 1 realizzata a Todi dagli studenti dell’accademia di Belle arti di Firenze, su progetto di Vittoria Biasi, è all’origine del progetto In Albis 2. Per il nuovo evento gli studenti allestiranno un’installazione site specific coltivando il grano bianco nei quaranta giorni che precede l’inaugurazione. Dagli anni Cinquanta gli artisti esprimono la propria creatività utilizzando materiali semplici, naturali instaurando un percorso di rispetto per la vita interiore e naturale. L’artista tedesco Joseph Beuys pianta 7000 querce nella città di Kassel, 7000 piante diverse a Bolognano, in provincia di Pescara, fissando nella terra la convinzione del rapporto tra arte, uomo e natura. La piantumazione è un rito collettivo, che si ripete ancora in suo omaggio rievocandone il credo. Molti artisti utilizzano materiali naturali per evocare i significati più profondi, per esprimere lo stupore verso lo spettacolo della natura. L’installazione incorpora opere sul silenzio e il video sul rito della piantumazione e dell’allestimento sulla scalinata di Todi, dove il grano stabilisce il contrappunto del rosone del Duomo accanto ai segni della frattura della terra, riferimento silenzioso del recente sisma in Abruzzo (opera di Valentina Colella, giovane artista Abruzzese). L’evento In Albis è stato inaugurato il 15 giugno ore 18:00 presso il Museo dell’ex ospedale degli Innocenti (Firenze) nell’ambito di STARTPOINT. Concetto L’idea dell’opera collettiva In Albis tende ad esplorare un segmento temporale comune agli autori dell’opera. Alcuni studenti dell’Accademia hanno curato la gemmazione e la crescita del grano in un luogo oscuro, distante dall’azione fotonica della luce. Recuperando la tradizione cattolica dell’omaggio del grano per l’addobbo del sepolcro nel giovedì santo, si è creato la linea di incontro tra la ritualità cattolica e le altre culture, tra il fare contemporaneo e la storia. La crescita del grano, nell’oscurità, lontano dall’azione fotonica, ha il pallore del bianco, della scrittura estrema nel desiderio di luce. Il bianco e la luce sono all’origine di ogni cultura, lingua, rito: sono il filo sottile di congiunzione tra passato e presente della storia umana, finestra sul mondo per allineare consapevolmente gli eventi del mondo e superarli. Partecipazioni Ersilia Cozzolino, Cristina Chiappinelli, Ishizuka Etsuko, Yoko Kanahama, Valentina Colella.